martedì 7 novembre 2017

"Seme di strega" di Margaret Atwood

Buongriorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Seme di strega" di Margaret Atwood, edito Rizzoli (rilegato a 20€):
«C'è una tempesta. E vendetta, decisamente vendetta.»
Felix è un regista teatrale di successo. Da parecchie stagioni, le punte di diamante del cartellone del Makeshiweg Theatre Festival sono proprio i suoi allestimenti ingegnosi, provocanti per natura. Eppure, nulla di ciò che ha portato in scena finora potrà reggere il confronto con la brillante, spiazzante rilettura della shakespeariana Tempesta che, all'indomani della morte dell'amata figlia Miranda, Felix si è messo in testa di produrre. O per lo meno, questo è il piano. Se non che, vittima di un volgare tradimento da parte del suo socio in affari, Felix si ritrova d'improvviso a vivere in totale solitudine, estromesso con un colpo di mano dal mondo del teatro, in una catapecchia in mezzo al niente: uno sconfortante luogo pieno di assenze che però si rivela ben presto ideale per rimasticare le sue mire di vendetta contro chi pensava di averlo ormai escluso, giocando d'astuzia, dal palcoscenico della vita.

Il progetto Shakespeare è una delle iniziative più interessanti degli ultimi anni, e Rizzoli a Novembre ha portato in libreria anche questa rivisitazione della Tempesta: prendetevi un fine settimana, per questo. "Seme di strega" va letto con calma, assaporato e "vissuto" perchè la scrittura graffiante di Margaret Atwood la sentirete sulla pelle.

È impossibile non restare ammaliati dal personaggio di Felix, direttore artistico del Festival Teatrale di Makeshiwig: un uomo visionario, le cui rielaborazioni dei drammi shakespeariani hanno entusiasmato e sconcertato i critici. Proprio con "La tempesta" intende realizzare il suo lavoro più alto ed ardito, ma tradito da un collega si trova spogliato della sua posizione e della sua dignità professionale.
Felix si trova da solo, in compagnia della figlia Miranda che, ahimè, dopo la morte continua a essere manifesta solo per lui, e coltiva un aspro desiderio di vendetta nel suo cuore per anni, dodici per l'esattezza. Poi l'occasione che attendeva si manifesta sotto forma di un incarico presso un carcere, dove...

Ma perchè svelarvi tutto?
Quello di Margaret Atwood è il più sottile e visionario lavoro del Progetto Shakespeare finora pubblicato, e Felix uno dei suoi personaggi più riusciti.
In lui la lucidità di un grande regista e la follia di un padre che non si è mai rassegnato alla morte della figlia si combinano, rendendolo a tratti l'artefice di un'opera grandiosa e a tratti un folle che dialoga con una figlia immaginaria.
"La tempesta" è una delle mie opere preferite del bardo e Margaret Atwood una penna incredibile, quindi potete immaginare con quale carico di aspettative io abbia affrontato questa lettura.
Aspettative che sono state soddisfatte, e anche di più: "Seme di strega" è una reinterpretazione satirica e profondamente intelligente del "La tempesta", nella quale il ruolo di attori spetta a detenuti che apportano al copione il loro carattere fuori dall'ordinario. La sovrapposizione di più piani narrativi e il gioco della rappresentazione nel romanzo riescono in un triplice intento: conquistare chi non ha mai letto l'opersa shakespeariana, affascinare coloro che invece conoscono la storia dei naufraghi bloccati su un'isola remota che tramano e si scontrano l'uno con l'altro, e offrono una trasposizione precisa e puntuale dell'opera senza rinunciare all'originalità.

L'uso brillante della metafora rende ogni oggetto, luogo e personaggio simbolo di un significato ben più vasto di quanto si manifesti all'inizio agli occhi del lettore: l'ossessione di felix per "La tempesta" altro non è che il desiderio intriso di dolore di "fissare" la figlia Miranda in un mondo che ha lasciato troppo presto; il carcere altro non è che l'isola dell'opera shakespeariana, dove Felix e i suoi detenuti tramano per eliminare i suoi vecchi nemici al pari dei naufraghi originali, e così via.

Una scrittura superlativa, un uso brillante della satira e una chiusura magistrale rendono "Seme di strega" di Margaret Atwood un'opera unica ed una lettura davvero imperdibile: cinque stelle, e consigliatissimo!
Questa recensione fa parte del blogtour del romanzo, e vi do appuntamento a domani su Emozioni di una musa per scoprire insieme "Seme di strega" e "La tempesta" di Shakespeare.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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